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domenica 16 dicembre 2012

Sarno nell'apprezzo del 1651

di Luigi Sorrentino
in Il Meridiano, Anno XII, n. 2/117, 27 febbraio 2005, p.23

È stato pubblicato, edito dal Centro Studi Storici HISTRICANUM, un nuovo saggio storico sul Comune di Sarno contenente l'Apprezzo dell'omonimo feudo eseguito dal regio tavolario Antonio Tango nel 1650. 
Il testo è stato curato dai noti studiosi Pasquale Marciano, Angelandrea Casale, Vincenzo Amorosi e Felice Marciano.
Tra l'altro in esso vengono elencati sia l'originaria estensione che i confini della città, quasi gli stessi degli attuali: tiene Territorio di Levante a Ponente miglia otto incirca, et da mezzo giorno a Settentrione miglia 5.
Ci troviamo di fronte ad un documento storico di notevole importanza che fotografa la situazione della Contea di Sarno al 1651 e diventa fonte di consultazione per lo studio del territorio e del suo divenire nel corso dei secoli successivi.
Ci hanno colpito alcune descrizioni dei confini territoriali, in particolare quello con la Terra di Palma:




[...] quali confini seguitano per mezzo del Territorio predetto di Prata, e segue per il confine di Palma, che naturalmente è un vallonetto che divide detti Territori trà Sarno e Palma nominata la senga per lo Piano, in Crocevia alla strada che va in Napoli, nella quale senga seu fossato vi è una sorgente d'acqua, che cala per un acquedotto nominato Lo Corrente dell'acqua alta e arriva al fiume grande de Sarno, ch'escie dalla Foce, et voltando verso mezzo giorno viene a confinare con lo Territorio di Striano,[...]



Di certo un corso d'acqua era presente in località Balle e scomparve e, forse, fu deviato dopo la famosa eruzione detta delle Pomici di Avellino, così come dimostrato dai saggi archeologici effettuati nel 1996, durante i lavori di ampliamento della discarica di RSU.
Si vede, così, come lungo la collina di Sarno e Palma nel passato erano presenti diverse sorgenti ed il territorio era solcato dai corrispondenti corsi d'acqua che andavano a confluire nel più famoso fiume. Diverse testimonianze, oggi, ci consentono di affermare ciò.
Altro documento storico, la planimetria del demanio di Palma, realizzata dal regio ingegniere Gioacchino Magliano nel 1775 (cfr. MARIA MADDALENA NAPPI, Il Bosco di Palma, pianta topografica del 1778, ed. Gruppo Archeologico Terra di Palma, 2002) riporta la presenza di sorgenti con acqua perenne in località Fontanelle nel Vallone di Ajello.
La presenza di questi corsi d'acqua ha favorito l'attività antropica sul territorio sin dalla preistoria e nei secoli successivi, così come attestato anche sulla Tabula Peutingeriana, lungo la via Popilia, nel tratto tra Nola e Sarno, nei pressi della località Torricelle, vicino alla Toppa di Ajello, viene riportata una vignetta ad indicare la presenza di impianti termali di epoca romana con la scritta Adteglanum.

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