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sabato 15 dicembre 2012

San Biagio, protettore di Palma, e il Monte dei Poveri

di Maria Maddalena Nappi
in Il Meridiano, Anno XII, n. 1/116, 30 gennaio 2005, p. 23

Partenza della processione di san Biagio
 a Palma Campania
Il tre febbraio nella liturgia ecclesiastica si festeggia san Biagio. Per Palma la festività liturgica ha un profondo valore antropologico, perché la celebrazione del santo coincide con quello del patrono e protettore del paese, festeggiato dalla popolazione con fede e devozione da secoli. Nel XVII secolo, il giorno di san Biagio era occasione di una altro momento di gioia e di festa, perché nella chiesa del SS. Rosario e Corpo di Cristo si sorteggiava la fanciulla povera destinata a godere dei dieci ducati per il maritaggio, offerti dal Monte di Pietà della Terra di Palma, secondo la volontà della sua fondatrice, donna Vittoria della Tolfa, moglie del marchese Scipione Pignatelli di Lauro.
Dalle pagine di questo mensile abbiamo anticipato la fondazione del Monte di Pietà e illustrato la benefica opera di sostegno economico a favore delle fanciulle povere delle Terra di Palma. L'istituzione dell'ente benefico risale alla fine del Cinquecento e la sua opera si suppone debba giungere fino alla metà dell'Ottocento. La penuria dei documenti accresce il valore delle scoperte e il recente ritrovamento di alcune polizze di pagamento di dieci ducati a favore delle fanciulle povere della Terra di Palma, con la rispettiva causale e relativi dettagli a nome del governatore del Monte, Scipione Franzese, illumina una nuova pagina della storia locale. Il primo documento reca la data del 17 settembre 1699 e riferisce dell'avvenuto sorteggio il tre febbraio dello stesso anno di Angela Cassese, vergine cittadina di Palma in Terra di Lavoro. Il sussidio di dieci ducati le viene assegnato tramite il Banco della Pietà il 17 settembre dopo gli accertamenti, che garantiscono l'avvenuto matrimonio secondo la condizione richiesta dal Monte di Palma. Nella polizza di pagamento i garanti sono Aniello Russo e Francesco Casciano, eletti dell'Università di Palma, e il notaio della Terra di Palma Biase Franzese che testimonia per l'avvenuto matrimonio tra Angela Cassese e Vincenzo Perna, entrambi abitanti a Palma. Le condizioni dell'appannaggio dei dieci ducati erano legati alla dimora nella giurisdizione di Palma, in caso contrario la somma di denaro sarebbe stata di nuovo devoluta al Monte dei Poveri di Palma per un nuovo sorteggio. Il 22 settembre del 1701 a godere del beneficio del Monte sarà Gratia Gragnaniello, cittadina di Carbonara, Casale di Palma, mentre il notaio Aniello Russo di Palma, garantisce della validità del matrimonio con Francesco Cassese di Palma, come testimoniano anche gli eletti, Biase Franzese e Gennaro Saviano. Un altro pagamento porta la data del primo dicembre 1701, a favore di Maddalena Carrella, sorteggiata il 6 dicembre dell'anno precedente in onore dei gloriosi santi Nicola di Bari e Francesco Saverio. Quest'ultimo pagamento ci induce a considerare che i sorteggi per il maritaggio potevano avvenire in vari momenti dell'anno, collegati a festività religiose, attese da tutta la popolazione con grande apprensione, perché la fortuna poteva assicurare alla sorteggiata non solo la garanzia del matrimonio, ma anche la sicurezza economica per la famiglia che nasceva, in tempi in cui era difficile procurarsi il cibo quotidiano. Il ducato corrisponde attualmente (N. Leone, La vita a Napoli ai tempi di Masaniello, BUR - Milano, 1998) a circa 15 euro, che rapportato al XVII secolo, rappresentava una somma consistente, che poteva cambiare la condizione economica di due giovani sposi e forse delle famiglie di cui facevano parte. Per ulteriore chiarezza riportiamo l'originale dell'ultima polizza sopra riferita:




A Scipione Franzese ducati diece e per lui a Maddalena Carella vergine cittadina di Palma in Terra di Lavoro in sussidio di Maritaggio uscito in bussola a 6 decembre 1699 nella Chiese del SS. Rosario di Palma in onore delli Gloriosi Santi Nicolò di Bari e Francesco Saverio, però detto pagamento lo facessimo all'ora quando ci costerà con fede autentica dell'eletti di Palma, con detta Maddalena habbia effettuato il matrimonio con persona commorante in giurisditione di Palma e dichiara che se detta Maddalena premorisse al detto matrimonio o maritandosi andasse ad habitare fuori della giurisditione s'intenda detto maritaggio sempre devoluto e recaduto a beneficio del sudetto Monte con denari pervenuti dalle rendite d'esso e con le condizioni sopradette, e non altrimenti in detto fa fede, da Francesco de Mauro e Vincenzo dello Jacono, eletto al Regimento dell'Università della Terra di Palma, come la sudetta Maddalena Carrella loro cittadina hà contratto sollenne e legittimo matrimonio con Giovanni dell'Annunziata figlio Alunno di Vincenzo Borrello della Terra di Palma, di più fa fede Notar Giuseppe Saviano ordinario Cancelliero della sudetta Università come li sudetti Francesco di Mauro e Vincenzo dello Jacono al presente si ritrovano eletti al Governo di detta Università creati per publica conclusione che appresso di lui si conserva; e per lui al sudetto Giovanni dell'Annunziata suo marito atteso a lui spettano e per esso a Giuseppe Galasso per altri tanti.



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