di Luigi Sorrentino
in Il Meridiano, Anno X, n. 10/103, 30 novembre 2003, p. 5
L'intera amministrazione comunale di Palma Campania ha ricordato il pensatore filosofo martire della Rivoluzione Napoletana del 1799, intitolandogli la nuova sala consiliare. Per l'occasione, dal venerdì 14 al mercoledì 19 novembre, si sono tenute una serie di manifestazioni per celebrare lo storico avvenimento nel Palazzo della Città. L'intitolazione è avvenuta nel pomeriggio di venerdì 14, con il consiglio comunale riunito in seduta straordinaria e presieduto dal dott. Aniello Lauri. Dopo una significativa relazione del Sindaco Carmine De Luca, il capogruppo della maggioranza con un breve ma intenso intervento ha enunciato la proposta di intitolare la sala consiliare a Vincenzo Russo. Immediata la risposta convinta ed entusiasta del capogruppo della Casa delle Libertà, dott. Nicola Donnarumma, che ha condiviso la proposta in nome di un personaggio di spessore nazionale e in segno di gratitudine perenne dei cittadini palmesi non solo per l'impegno culturale e sociale, ma anche e soprattutto per il sacrificio supremo della propria vita, immolata per il trionfo dei sentimenti di libertà.
Anche il capogruppo dei Riformisti Europei - La Margherita, ing. Luigi Sorrentino, ha espresso il più grato e sentito consenso per l'intitolazione della sala consiliare al concittadino Vincenzo Russo, al quale personalmente ha dedicato il saggio Io muoio libero e per la Repubblica, pubblicato nel novembre del 1999 grazie al sostegno del Gruppo Archeologico Terra di Palma ed all'aiuto convinto dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e del suo Presidente, avvocato Gerardo Marotta. La presenza dello stesso avvocato Gerando Marotta aggiunge sacralità repubblicana alla cerimonia, e l'intitolazione dell'aula consiliare testimonia la perenne memoria dell'uomo, dell'ideologo, del martire immolatosi sul patibolo per la libertà e per la repubblica. E la sua presenza aleggerà per sempre nell'aula e si spera possa tenere sempre vivo il linguaggio del patriottismo civico, fatto di lotta alla tirannide, alla corruzione e alla dipendenza, perché in questo inizio di nuovo millennio la vita democratica ha più che mai bisogno di utopie politiche democratiche, come l'utopia repubblicana del nostro Vincenzo Russo.